Serie A: allo stadio con il Green Pass dalla prima di campionato. La Lega con il Presidente Dal Pino ha lanciato questo appello per far tornare il pubblico sugli spalti.
Uno dei temi che tiene banco in queste settimane nella cronaca del Covid-19 è il famigerato Green Pass. Il certificato che si ottiene con la doppia dose di vaccino o un tampone o dopo essere guariti dal coronavirus. E il Green Pass potrebbe essere utilizzato come discrimine per entrare allo stadio per la prossima stagione. Un’ipotesi ventilata dal Presidente della Lega Calcio Dal Pino, ieri, durante la presentazione dei calendari.
Grazie all’Europeo abbiamo potuto vedere nuovamente il pubblico sugli spalti, seppur in forma ridotta. Un 25% all’Olimpico che è stato un messaggio forte di speranza. Dal 21 agosto prenderà il via la Serie A e si discute di riempire gli impianti tra il 25 e il 50%. Difficile che si arrivi, in tempi brevi al 100% dei posti occupati. Molto dipenderà dalla copertura vaccinale. Al momento risultano con due dosi il 42,2% della popolazione italiana. Se il Green Pass, fosse obbligatorio per vedere la propria squadra del cuore, questo potrebbe essere un forte incentivo per chi ancora non ha deciso di fare il vaccino.
Serie A, il Green Pass per lo stadio può aiutare la campagna di vaccinazione
Serie A: allo stadio con il Green Pass. Cosa studia la Lega
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Un appello, quello di Dal Pino, che non può trovare il Governo indifferente. Al momento Mario Draghi predica cautela e bisognerà valutare bene dove introdurre l’obbligatorietà del certificato. Anche alla luce di un aumento dei casi, ma di un costante calo di ricoveri e terapie intensive. Il calcio potrebbe fare da apripista ed essere incentivo per la vaccinazione.
I problemi principali sono due: la difficoltà di organizzare la campagna abbonamenti in così poco tempo (le società sono già molto provate da un anno e mezzo di pandemia) e il rischio di avere stadi pieni per le prime partite per poi vederli svuotati a causa di un nuovo picco dell’epidemia. Gravina, dal canto suo, non vuole commettere passi falsi. Ogni decisione sarà ponderata a valutata assieme al Governo. Molto dipenderà, è giusto ripeterlo, dalla percentuale di vaccinati a metà agosto e il calcio potrebbe essere d’aiuto soprattutto nella fascia dei più giovani.