La volontà delle squadre di Serie A è disputare tutte le partite dei calendari: per farlo potrebbe servire giocare anche a luglio. L’Uefa contraria
Lo stop al campionato ha complicato in maniera definitiva i calendari della Serie A e delle altre leghe. Una mano è arrivata dall’Uefa che, finalmente, ha rinviato l’Europeo, in programma a giugno, all’anno prossimo, lasciando spazio per i recuperi dei campionati. Tra coppe europee, playoff per l’Europeo, che l’Uefa vorrebbe fare comunque a giugno, il calendario rimane una grande incognita. Con l’impossibilità, a detta soprattutto dei medici, di riprendere ad aprile.
Quali date dunque? Considerando i 13 turni rimanenti, contando anche chi deve recuperare una giornata, alla Serie A servirebbero nove weekend e quattro turni infrasettimanali. Per finire entro il 30 giugno, data su cui l’Uefa non sembra disposta a transigere, la ripresa dovrebbe essere il 2 maggio. Se così non fosse, ovvero, se si riprendesse il 9 o peggio ancora il 16 maggio, si potrebbe finire il 5 o addirittura il 12 luglio. Entrerebbero, quindi, in scena i problemi legati ai contratti dei giocatori, che terminano il 30 giugno.
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In mezzo a ciò vanno disputate le coppe europee, con due date limite: il 24 giugno per l’Europa League e il 27 giugno per la Champions League. Riprendendo il 2 maggio, l’Uefa avrebbe sette weekend e sei turni infrasettimanali per disputare ottavi, quarti e semifinali. Sempre tenuto conto anche dei recuperi della Serie A.
Capitolo a parte per la Coppa Italia, per cui la Lega starebbe pensando alle date del 20 e del 21 maggio per le semifinali e del 18 giugno per la finale.
Incastrare i vari impegni sarà un’impresa difficile, anche perché ancora non si vede la fine dell’emergenza e, un rinvio oltre il 2 maggio, complicherebbe ulteriormente la sistemazione delle partite.