Nonostante l’aumento dei contagi da Covid-19 tra in calciatori in Serie A, la ripresa non è a rischio: si partirà il 19 settembre
I contagi tra i calciatori di Serie A stanno crescendo, ma la ripresa del campionato il 19 settembre non dovrebbe essere a rischio. C’è molta attenzione nel monitorare la curva dei contagi, ma al momento lo slittamento non è una questione al’ordine del giorno. Nessuno tra Governo, Lega e Federcalcio sta pensando di spostare in avanti la data.
Lo stesso Gianni Nanni, medico responsabile del Bologna e rappresentate dei medici di Serie A, è molto positivo riguardo alla ripartenza della Serie A: “L’ipotesi che ho fatto su una mancata partenza del campionato era paradossale. Se trovi 15 positivi per ogni squadra non puoi partire, ma siamo lontanissimi da questo contesto. In questo momento la situazione è sotto controllo”.
LEGGI ANCHE Botta e risposta tra Ferrero e un tifoso della Sampdoria
La Figc, intanto, ha inviato al Comitato tecnico-scientifico la richiesta per aumentare i giorni di distanza tra un tampone e l’altro: da quattro a sette. Non ci si aspetta una risposta positiva, ma la speranza è che con il tempo il protocollo, che, al momento, rimane invariato, possa cambiare.
Come si spera possa cambiare la questione inerente all’apertura al pubblico, anche se per ora non se ne parla. Il rialzo dei contagi non fa ben sperare, anche se dall’1 settembre entrerà in vigore il nuovo dpcm in cui si equiparerà lo sport allo spettacolo: saranno consentiti eventi con 1000 spettatori all’aperto e fino a 200 al chiuso. Da qui, però, a una riapertura, anche parziale, degli stadi, dovrà passare ancora del tempo.