L’ex bandiera della Sampdoria e capitano attuale del Brescia Gastaldello non usa mezzi termini e si oppone alla ripresa della Serie A
Daniele Gastaldello, otto anni alla Sampdoria e attuale capitano del Brescia, non usa mezzi termini: “Tornare a giocare? No. Non ci sono i presupposti, non ci sentiamo sicuri”. Parole che non lasciano spazio a interpretazioni per il capitano della squadra di una delle città più colpite da Covid: “Al centro e al sud non hanno vissuto quello che abbiamo vissuto qui. A Brescia tutti siamo stati toccati”.
La ripresa della Serie A prevede un calendario molto compatto, con 12 partite nello spazio di un mese e mezzo e Gastaldello non ci sta: “Chiederci di tornare con 12 partite attaccate è ingiusto. Se il prezzo della ripresa è farci male non ne vale la pena”.
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C’è poi la questione legata ai possibili contagi: “Sì, abbiamo paura. Siamo esposti,tutti, non solo noi calciatori, ma magazzinieri, fisioterapisti, massaggiatori. Tutti a contatto, inevitabilmente. Chiuderci in ritiro due mesi sarebbe contro natura: siamo professionisti, ma anche esseri umani”.
Gastaldello, poi, se la prende anche cono le decisioni politiche: “Chi ha il potere decida. Non c’è nemmeno un protocollo ancora, siamo già a maggio e ancora non ci stiamo allenando. Alcune squadre hanno già iniziato, qui ancora no e non è giusto. Fino a pochi giorni fa non si sapeva niente e mi sembrava assurdo si aprisse ad alcuni sport e non a noi”.
Positivi nel Brescia?: “Mai fatto un tampone perché nessuno di noi ha avuto sintomi. Se lo abbiamo avuto lo scopriremo solo con i test prima degli allenamenti”.