La Serie A sta pensando di cambiare ancora una volta gli orari dell’inizio delle gare. Si dovrebbe scendere in campo almeno mezz’ora prima. Basta gara di notte…
La Serie A potrebbe scendere in campo con nuovi orari. Non si dovrebbe più giocare alle 17.15, alle 19.30 e soprattutto alle 21.45. Troppo tardi.
Tra Lega di Serie A e Associazione calciatori si affronterà da subito il cambiamento degli orari di fischio d’inizio delle gare con la possibilità che si cominci su tutti i campi 30 minuti prima. Una soluzione che piace anche a chi detiene i diritti tv. Il nuovo programma sarebbe così organizzato con partenze alle 16.45, 19 e 21 e 15. Tra una partita e l’altra devono infatti sempre trascorrere due ore e un quarto.
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Nuove fasce orarie che dovrebbe trovare parere positivo anche dell’Aic, che prima ancora della definizione del piano d’origine contestava le partite fissate al pomeriggio, per le temperature che avrebbero condizionato la salute dei giocatori e lo spettacolo da offrire al pubblico, chiedendo di non scendere in campo prima delle 18.
Ma da calendario le partite pomeridiane rimangono ormai soltanto tre: sabato il derby di Torino, l’11 Lazio-Sassuolo e Verona-Atalanta sette giorni più tardi, sabato 18. E le condizioni esterne, anticipando di trenta minuti, restano più o meno le stesse.
L’accordo potrebbe arrivare in tempo utile per rendere effettivi i nuovi slot già dal prossimo turno di campionato. Il calendario già distribuito sarebbe dunque ritoccato: finora sono state definite le partite fino alla sedicesima giornata di ritorno. Le ultime tre giornate saranno definite più avanti, rispettando anche i criteri di contemporaneità per le squadre in lotta per lo stesso obiettivo di classifica. L’embargo tv di Rai e Mediaset si ridefinirebbe di conseguenza: resterà la possibilità per tutti i tifosi di seguire gol e highlights delle partite immediatamente dopo la fine delle gare notturne.