I presidenti della Lega di Serie A hanno votato per il blocco delle retrocessioni: il prossimo consiglio federale sarà decisivo
No alle retrocessioni. È questa l’idea forte che è emersa dalle oltre tre ore di assemblea di Lega. Il risultato della votazione dei presidenti della Serie A rischia di essere un duro colpo per Gravina, che in questi mesi si è sempre opposto al blocco delle retrocessioni per evitare di avere un campionato a 22 squadre nell’anno dell’Europeo.
La vicenda ruota intorno alla spinosa questione di cosa fare in caso di nuova sospensione. Gravina ha abbandonato l’idea di playoff e playout e quella dell’algoritmo, per spostarsi sulla media aritmetica in casa e trasferta. I presidenti hanno fatto un passo in più. Con 16 voti favorevoli, tre astenuti (Lazio, Roma e Napoli) e un contrario (Milan) i presidenti hanno votato per il blocco delle retrocessioni.
L’idea è quella di salvaguardare il merito sportivo. Nel caso in cui, infatti, al momento dello stop, alcuni verdetti (retrocessioni e scudetto) siano già matematici essi saranno mantenuti. In caso contrario, per i presidenti, non può essere un calcolo a stabilire il risultato finale.
LEGGI ANCHE Serie A: diritti tv, scende in campo un nuovo giocatore…
Questa decisione sarà discussa nel consiglio federale dell’8 giugno, in cui la Lega Serie A, che pesa tre voti, ha bisogno dell’appoggio della Lega Pro (tre voti) e dei Dilettanti (sei voti) per cercare di ribaltare il verdetto e bloccare le retrocessioni.
Quel che è certo è che, a due settimane dalla ripresa, Serie A e FIGC sono arrivate a uno strappo che pare insanabile.