Serie A, studio CIES: il Sindaco di Lecce sbaglia e tira in ballo la Sampdoria. La polemica con tanto di risposta del presidente del Lecce
Sono stati resi pubblici i dati dell’osservatorio CIES che hanno “studiato” il costo medio delle squadre schierate in serie A fino al 26 ottobre.
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini sbaglia completamente la lettura e parla della squadra salentina come di quella che speso meno: solo 4 milioni di euro. Tirando in ballo anche la Sampdoria, che avrebbe speso 10 volte tanto e che il Lecce precede in classifica.
Serie A, studio CIES: il Sindaco di Lecce sbaglia e tira in ballo la Sampdoria. La polemica
Oggi per una volta prendo parola per parlare di calcio e del nostro Lecce.
Lo faccio per incoraggiare la tifoseria tutta a preservare fiducia nella squadra e nella società, nel lavoro del mister, nella possibilità di vincere il nostro scudetto, ossia la permanenza in seria A. Perché quello che stiamo disputando è già un miracolo sportivo. Ed è importantissimo ricordarcelo per non perdere entusiasmo.
A confermarcelo sono i numeri – in questo caso espressi in euro – che nello sport professionistico sono un fattore determinante per competere ad altri livelli.
L’ultimo studio dell’Osservatorio calcistico del CIES che ha calcolato quanto hanno speso le squadre dei top 5 campionati d’Europa per assemblare la squadra titolare.
La classifica prende in considerazione come dato il costo della formazione tipo, calcolato sulla media dei prezzi pagati per acquistare i vari undici schierati in campo dal primo minuto in tutte le partite di campionato nella stagione 2022-23 (dati fino al 26 ottobre). Scopriamo la top 20 italiana:
Il nostro Lecce è ultimo con 4 milioni di euro spesi. Cinque volte meno delle due neopromosse Monza a Cremonese; sei volte del Verona e dieci volte della Sampdoria che dopo tredici giornate precediamo in classifica.
Se oggi finisse il campionato saremmo salvi e considerato questo valore di partenza sarebbe un autentico capolavoro sportivo. Che siamo ancora nella condizione di realizzare di qui fino alla fine. Per riuscirci è fondamentale – a mio avviso – scolpire nella nostra mente questi dati ogni volta che andiamo allo stadio a tifare. Perché il Lecce è come Davide contro i Golia e sta combattendo una battaglia impari in uno dei 5 campionati top d’Europa. È una favola che noi per primi qui a Lecce non dobbiamo stancarci di ascoltare.
Questo non significa perdere il piacere di sentirci tutti ogni giorno allenatori o direttori sportivi e giocare al Fantacalcio. Ma avere contezza del merito enorme che già oggi va riconosciuto alla gestione tecnica di Corvino, Trincherà, Baroni. Oltre naturalmente quella societaria grazie a Saverio Sticchi Damiani. E ribadire ogni giorno a tutti loro la nostra fiducia per quello che stanno realizzando: un miracolo. Via Lecce via.
Serie A, studio CIES: la risposta dell’avv. Sticchi Damiani
Ma si tratta di una lettura assolutamente sbaglia e fuorviante. Il Lecce non ha speso così poco. E il chiarimento della lettura errata dei dati del CIES arriva direttamente dall’ avv. Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce. Il numero uno del club salentino specifica che per affrontare la Serie A il club da lui guidato ha speso 45 milioni di euro…altro che 4…
Serie A, studio CIES: il Sindaco di Lecce sbaglia e tira in ballo la Sampdoria. La polemica
LEGGI ANCHE Sampdoria, Sabiri e la Fiorentina: dal mercato alla voglia di “riconquistare” Stankovic
Il post odierno del sindaco Carlo Salvemini, anche se ispirato da buoni propositi (e lo ringrazio per questo) rischia di essere involontariamente fuorviante. Il dato del Cies è del tutto inutile specie in un periodo in cui le procure indagano sulle plusvalenze false e sugli acquisti gonfiati. Il dato del Cies peraltro non tiene conto delle commissioni ai procuratori che spesso sono pari al prezzo del corrispettivo “risparmiato” dal club quando un giocatore viene acquisito a “zero”. Il Lecce è una società pulita, con del soci onesti che investono in base alle proprie disponibilità. Quest’anno il Lecce per affrontare la serie A dovrà sopportare costi totali per circa 45 milioni (monte ingaggi prima squadra, costo acquisizione calciatori prima squadra e primavera, monte ingaggi primavera, monte ingaggi mister e staff, ingaggi del
Responsabile dell’area tecnica, del DS e dell’
Amministratore Delegato, lavori allo stadio, premio promozione, premio di solidarietà da “restituire” alla serie B, viaggi e trasferte della prima squadra, della primavera, dell’Under 18 e di tutte le squadre giovanili, stipendi degli amministrativi, dei collaboratori e costi per l’organizzazione delle partite in casa, manutenzione terreno di gioco), questo significa che tutti gli introiti della seria A (e oltre)
saranno integralmente reinvestiti per affrontare la stagione in corso. Da quando è iniziata la gestione mia e dei miei soci, circa 7 anni fa, il club non ha mai ripartito utili, inoltre le perdite (svariate decine di milioni) sono state sempre ripianate dai noi soci con risorse proprie. I bilanci sono pubblici e chiunque può verificare quanto affermato.
Questo per amore di verità e per rispetto verso i miei soci che fanno grande sforzi insieme a me e che oggi sono tutti rammaricati perché il dato parziale del Cies non rende giustizia agli sforzi compiuti. Sforzi che siamo pronti a moltiplicare pur di raggiungere l’obiettivo della salvezza.
Fatta questa doverosa precisazione, ringrazio il Sindaco per i complimenti sulla gestione attenta ed oculata del club che cercheremo di rendere sempre più solido finché avremo forza, energia ed entusiasmo.