Non c’è ancora un accordo definitivo per ricominciare la Serie A. Nel faccia a faccia tra Figc e Cts si è parlato di tamponi e casi positivi…
La Germania va, l’Italia no. Il faccia a faccia tra la Figc e il Cts (Comitato
Tecnico Scientifico) non ha dato l’esito sperato. Ancora nessun via libera. I nodi da sciogliere riguardano una mancanza di disponibilità di tamponi in alcune zone d’Italia (particolarmente in Lombardia) e soprattutto modalità con cui affrontare il caso di una “positività in corsa” con l’obbligo di quarantena. Sono stati questi i due temi su cui le i 20 membri del comitato tecnico scientifico del governo hanno fatto domande, cercato risposte alla delegazione della Federcalcio.
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Serie A al via: non c’è accordo su tamponi e positivi
Dopo quasi due ore di riunione gli scienziati scriveranno una scrivere una relazioneal ministro della salute Roberto Speranza. Che poi, naturalmente, si confronterà in sede governativa con il premier Giuseppe Conte e con il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora.
Fin qui dunque nessuna novità. Si resta ancora alla fase degli allenamenti. Lo stesso protocollo preparato dalla commissione medica della Figc infatti non arriva fino alla fase delle partite. E’ però indiscutibile che il passaggio dalla fase 2 (allenamenti soft, quelli di questi giorni) alla fase 3 (cioè gli allenamenti con contatto fra i giocatori che chiama in causa l’idea del gruppo chiuso) costituisce una premessa indispensabile per la ripresa dell’attività agonistica.
La valutazione tecnica dovrà intrecciarsi con quella politica. Il Comitato può definirsi come un suggeritore, con un parere che è tenuto in grande considerazione dal governo fino al punto di aver ispirato tutti i Dpcm emanati nell’epoca della tempesta coronavirus. Insomma prima di dover tornare in campo ci si dovrà confrontare ancora e sperare che i numeri dei contagiati nel nostro Paese nel frattempo non aumentino…
Serie A al via: non c’è accordo su tamponi e positivi!