Carlo Rivetti ha svelato il progetto per far diventare grande il suo Modena, sesto in Serie B e non manca di criticare la scelta di Roberto Mancini
In questo campionato di Serie B è partito molto forte il Modena, che occupa il sesto posto con 26 punti e è a soli sette punti da squadre più attrezzate, come Venezia e Parma, che guidano la classifica appaiate.
Il progetto del Modena ha il nome e il cognome di Carlo Rivetti, imprenditore di successo nel campo della moda, che ha creato il marchio “Stone Island” e si trova ora nel Cda di Moncler, che ha rilevato proprio Stone Island. Il progetto del suo Modena raccontato a La Gazzetta dello Sport:
Abbiamo un progetto chiaro: settore giovanile, centro sportivo e prima squadra. Sugli obiettivi non faccio proclami, preferisco raggiungerli. La squadra cresce, il settore giovanile sta dando grandi soddisfazioni: abbiamo anche la Primavera in testa.
La mancanza del centro sportivo, però, è un problema:
Siamo indietro. Senza non possiamo fare il salto di qualità e attirare giocatori importanti. Il problema è la burocrazia.
Serie B, il piano di Rivetti: Modena da traino anche per la città
Serie B, Carlo Rivetti: ecco il progetto del mio Modena, poi attacca Roberto Mancini
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L’obiettivo è emulare – magari – quanto fatto da Giorgio Squinzi con il Sassuolo, con una squadra che possa essere da traino anche per il territorio, investendo anche su giocatori che siano prima di tutto italiani:
Volevo rendere qualcosa al territorio dove lavoro da 40 anni, aiutando i ragazzi anche a livello sociale. Io uso la parola focus: restare concentrato su poche cose per farle funzionare. Quando cercavamo una squadra ce ne hanno offerte tante, ma l’unica che aveva un senso prendere era il Modena. Made in Italy? Ho sempre ragionato così, anche nel Modena preferisco puntare sui giocatori italiani, meglio se cresciuti nel nostro vivaio.
Rivetti, poi, non risparmia un attacco a Roberto Mancini. Il presidente del Modena, elogiano le capacità del suo tecnico Paolo Bianco, critica la scelta di Bobby Goal di accettare l’Arabia Saudita:
Qualcuno potrebbe voler portare via Bianco? In quel caso dovrà venir fuori la qualità dell’uomo. C’è chi va in Arabia e lascia la Nazionale e chi si sente parte integrante di un progetto. E’ la risposta al calcio business: con le persone giuste si può dare un volto umano.