Serie B, confermata la decisione della Covisoc che non ammette l’iscrizione del Chievo al campionato cadetto. Resta solo la sentenza del 27 luglio come ultima chance.
Ancora grane per la società del Chievo che ha visto respinto il suo ricorso per l’ammissione al campionato di Serie B. Il Consiglio Federale ha confermato la decisione per la società di Campedelli che adesso ha come ultima possibilità la sentenza prevista per il 27 luglio. Oltre al Chievo, nella lista nera ci sono anche altri club. Non sono stati ammessi ai rispettivi campionati anche cinque società di Serie C: Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese.
Se la Salernitana è riuscita a dimostrare la terzietà del trust, e ad essere ammessa al campionato di Serie A, più difficile appare adesso il cammino del club veneto di proprietà di Luca Campedelli. La settimana scorsa c’era già stata la bocciatura da parte della Covisoc e dalla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi. Ma su cosa si basa la decisione?
Serie B: il Chievo nei guai per le mensilità di ottobre e novembre 2020
Serie B, confermata la decisione della Covisoc per il Chievo
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La non ammissione al campionato di Serie B è legata alla rateizzazione in dodici mensilità dei contributi di ottobre e novembre 2020 dei dipendenti (giocatori inclusi) con il ricorso alla norma governativa anti-Covid riconosciuta dall’Inps, ma non prevista dalla Covisoc. La Commissione di vigilanza delle squadre di calcio professionistiche della Figc, infatti, pretenderebbe il saldo dei contributi in quattro rate e non in dodici.
A questo punto, a sperare in un ripescaggio nella serie cadetta è il Cosenza. Retrocesso la scorsa stagione, adesso la squadra di mister Roberto Occhiuzzi incrocia le dita e spera. Ma il Chievo non intende arrendersi e fino alla sentenza del 27 luglio proverà a chiarire la sua posizione.