La Serie B ha pubblicato i dati relativi agli emolumenti della stagione 2023/2023, valorizzazione dei giovani e sostenibilità al centro
La Serie B dopo aver approvato il bilancio della stagione sportiva 2022/2023 ha ufficialmente fornito i dati sul calo degli stipendi per quel che riguarda l’annata 2023/2024. Infatti il campionato cadetto con grande orgoglio mostra numeri che dimostrano come le società (tra cui la Sampdoria) hanno ben capito il momento economico della Lega di B e si sono prodigate nel rispetto delle regole.
Infatti per quel che riguarda l’attuale stato economico della Serie B le 20 squadre partecipanti hanno portato a un -8% sugli emolumenti. Dato che dimostra l’obiettivo di tutte le società di investire nel mondo del calcio senza però gravare sui bilanci, questo per riuscire a portare il torneo cadetto a una sostenibilità di sistema e una valorizzazione dei propri talenti che si spera possa diventare certezza per il futuro per chi investe, ma soprattutto per chi lavora nelle varie società.
Il comunicato ufficiale
Serie B, emolumenti -8%: valorizzazione la sostenibilità le parole d’ordine
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Ecco cosa scrive la Lega di Serie B in un documento ufficiale:
Emolumenti 23/24, in B calo dell’8% rispetto allo scorso campionato
Calano gli emolumenti nella Serie BKT 2023/24. Un processo virtuoso che ha prodotto un decremento dell’8% rispetto alla precedente stagione sportiva e che rappresenta un indicatore importante, insieme al bilancio di esercizio 2022/23 chiuso con l’approvazione nell’Assemblea di fine ottobre, per un sistema Serie B che vuole raggiungere sempre più la virtuosità economica. Obiettivo, quest’ultimo, fondamentale per garantire la salute della competizione, nonostante la congiuntura economica sfavorevole che sta investendo il mondo della football industry e la mutualità più bassa d’Europa.
Il calo degli emolumenti non è solo il risultato del cambio di sette squadre nel computo delle retrocessioni e promozioni, ma viene confermato anche dal confronto fra i 13 club presenti in entrambe le stagioni sportive, per cui si registra un calo del 4% frutto anche delle politiche intraprese dalla Lega B di promozione dei giovani italiani attraverso una nuova distribuzione dei ricavi alle società.
Proprio la sostenibilità del sistema è uno dei punti cardine su cui la Lega B fonda la propria idea di riforma, che non riguarda solamente l’ordinamento dei campionati, bensì un percorso che conduca verso un calcio sempre più evoluto, efficiente e che generi un upgrade di competitività e conseguentemente una crescita dell’appeal. Passando proprio da una maggior valorizzazione dei giovani, da raggiungere anche attraverso l’istituzione di nuove forme di premialità.