Dopo la vicenda degli esposti alla Lega Serie B Cellino non si placa ancora e bersaglia ancora la Sampdoria: le dichiarazioni del presidente del Brescia
Massimo Cellino continua a prendersela con la Sampdoria. Il presidente del Brescia ha preso di mira ancora una volta il club doriano dopo aver sollevato per primo la polemica riguardo i riscatti di Giovanni Leoni ed Estanis Pedrola. Da lì gli esposti alla Lega Serie B, a cui si era poi accodato il Pisa di Alex Knaster e, più defilate, altre squadre della cadetteria.
Il tavolo congiunto delle Leghe e federale però ha rimandato la decisione definitiva a settembre, la Serie B ha dato una sua interpretazione più stringente della normativa ma la Sampdoria non si è fatta cogliere impreparata. E ha potuto andare avanti perché in regola. Una vittoria blucerchiata, insomma. Cellino, però, non si accontenta e torna a puntare il dito contro la società di Matteo Manfredi, in particolare delle modalità con cui è stata salvata.
In occasione del rinnovo della sponsorizzazione del Brescia con Dac, Cellino ha rilasciato anche questa dichiarazione, riportata da Tuttosport:
Viene avvantaggiato chi non paga, ci sono club tenuti a galla coi soldi dello Stato. Il Genoa, la Sampdoria fanno i concordati, io ho sempre pagato tutto e tutti. Non faccio assegni falsi come qualcuno che voleva comprare il Brescia
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Cellino ne ha per tutti, anche per il Genoa che, come la Sampdoria (ma in situazioni diverse), ha chiesto all’Agenzia delle entrate di poter fare lo stralcio del debito. Per quanto riguarda i blucerchiati, faceva parte del piano di ristrutturazione aziendale per evitare il fallimento, approvato dal Tribunale di Genova.
Soluzioni per le quali il club blucerchiato sta pagando dazio con le sessioni di calciomercato fortemente limitate secondo l’Articolo 90 delle NOIF. Così da chiudere il cerchio con la polemica iniziale sollevata proprio dal presidente del Brescia. Soluzioni consentite dalla legge, per cui, nonostante un altro attacco di Cellino, la Sampdoria è sempre in regola.