Serie B, quanti club in mani straniere…e la Sampdoria? Il campionato cadetto è terra di conquista per investitori USA e non solo…
Un interressante articolo di Nicola Binda sulla Gazzetta fa il punto sugli stranieri che detengono azioni in società di serie B, a riprova di quanto il calcio italiano possa essere amibito terriotorio per investimenti stranieri. E non solo in serie A…
Quante proprietà straniere in Serie B…
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Il più longevo, per così dire è Renè De Picciotto. Il banchiere svizzero possiede dal 2018 il 39 percento del club giallorosso. In Salento ha anche altri investimenti nel settore turistico e della sanità privata.
Nel 2019 è arrivato sul lago di Como Robert Budi Hartono. Il magnate indonesiano del tabacco ha guidato il club lariano dalla serie D alla serie B e punta ancora a crescere. La società è affidata a Dennis Wise, ex giocatore del Chelsea.
Gli ultimi arrivati sono nel 2020 Kyle Krause a Parma e nel 2021 Alexander Knaster a Pisa, Joe Tacopina alla Spal (con il 50%) e Matt Rizzetta ad Ascoli (con i 30%)
La domanda che molti sampdoriani si staranno facendo la possiamo immaginare: sarà mai il turno della Sampdoria?
La recente trattativa con fondi USA (Cessione Sampdoria, Parodi: trattativa al bivio con un fondo USA) è stata smentita da Gianluca VIdal (Cessione Sampdoria, Vidal assicura: nessuna trattativa
Perchè gli investitori stranieri si interessano nel calcio italiano e anche alla serie B
La spiegazione l’ha fornita Charlie Stillitano, executive chairman Relevent Sports Group, intervistato dalla Rosea.
Perché in Inghilterra i club hanno costi ingenti rispetto all’Italia e la scalata alla Premiership è complicata e richiede capitali ingenti. In
Germania non sono consentite proprietà straniere, la Francia non appetisce e neppure la Spagna. L’Italia piace: a molti fa gola l’idea di trascorrerci del tempo.Nel mirino c’è la Serie A. Investire in questi piccoli club è percepita come una grossa opportunità. Poi si sa: l’appetito vien mangiando