La Sampdoria ha bisogna di un attaccante. E Fabio Quagliarella non ha ancora deciso di chiudere la sua carriera. Perché non riprenderlo?
Carma ciatta. Non si muove niente. Nessun attaccante all’orizzonte. Nemmeno uno svincolato. Uno che possa piacere minimamente ad Andrea Pirlo. Essergli davvero utile. Meglio niente che Santi Mina. Ma questo è un altro discorso. Meglio nessuno che Stefano Okaka. Ma questo è un mio parere, un discorso ancora diverso.
E diverso sarà lottare così per la promozione (anzi no, l’obiettivo dichiarato è sopravvivere) con Antonino La Gumina e Manuel De Luca. Due che la porta la vedono poco. Fin qui solo dagli undici metri. Ah già c’è Sebastiano Esposito che però non mi risulta essere una prima punta. Proprio come non lo è Fabio Borini.
Nella vita ci si può sbagliare. È umano. Capita a tanti, a tutti. Capita anche più volte. E con massimo rispetto per Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, ai quali saremo sempre grati per averci liberati dal nostro male, bisogna riconoscere che tagliare, tagliare e sempre e solo tagliare porta a poco. Soprattutto se qualche Senatore sarebbe rimasto ancora volentieri alle loro condizioni: stipendio ridotto, anzi ridottissimo.
Il primo grande errore di questa nuova Sampdoria è di non essersi (af)fidata di Fabio Quagliarella. L’ho detto prima, per primo. Lo ripeto oggi con qualche numero in mano. Ma capisco anche gli scettici, chi potrebbe rispondermi: “Ma non ci resta che Fabio Quagliarella?”.
Evidentemente no. Probabilmente non abbiamo il portafoglio pieno per fare anche mercato. Pagare la bolletta della luce (arrettrata) o comprare un attaccante da 20 goal? Figgeu meglio giocare con la luce…
Sampdoria, Fabio Quagliarella ha detto di no a tutte le proposte in Serie B…
Si può chiedere scusa. Si può tornare indietro. Sampdoria riprenditi Fabio Quagliarella
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, Pirlo ci spera ancora: da Papu a Soriano…
In questa prima estate di economia spiccia però bisognava fare anche i conti con il tuo Capitano. E invece no. Una mezza frase di Andrea Pirlo alla sua presentazione. Poi il silenzio. Un silenzio immeritato per chi ha sempre lottato per la nostra maglia. Per chi ha dato tutto. Certo nel calcio non c’è spazio per i sentimenti. A volte nemmeno quello dei tifosi. Anche se sono della Sampdoria.
A volte non si ragiona. Non si pensa che Fabio da Capitano avrebbe fatto di tutto per aiutare l’amico Andrea nel suo lavoro. Avrebbe fatto di tutto per riportarci dove meritiamo, in Serie A. Perché lui si sente in debito con la Sampdoria, i suoi tifosi. Farlo nel suo ultimo anno di carriera, da grandissimo calciatore sarebbe stato il massimo. Ma chiudere così no.
È per questo che lui non ha ancora chiuso. Vuole giocare, tornare in campo. Ma solo con la nostra maglia. Ha rifiutato Bari, ha rifiutato altre destinazioni. In Serie B non ci va se non con noi. Si meriterebbe un applauso. E invece c’è ancora qualcuno che fa finta di niente. Chi critica. Chi dice che è vecchio.
Certo lo è. Eccome. È vecchio e pure fuori condizione, probabilmente. Ma ha tanta voglia di rimettersi in gioco. E poi comunque non deve guidare l’attacco. Deve essere un aiuto. Un grande aiuto. E perché 30 minuti finali lui non può farli meglio di La Gumina o di De Luca? Secondo me sì. Secondo me se quei palloni con Pisa, Venezia e pure Cremonese fossero capitati in area di rigore a Fabio, beh… ma cosa ve lo dico a fare!
Certo i giorni passano, e ogni giorno per uno che di anni sulle ginocchia ne ha fatti 40 non sono pochi. Ma c’è qualcosa di meglio di Fabio Quagliarella in giro per noi? Io dico di no. Io dico che bisognerebbe alzare il telefono, parlarsi, chiarirsi e proseguire ancora un po’ con lui. Male non ci farà…