Il contratto di Accardi con la Sampdoria scade nel 2027 con opzione per l’anno successivo, ma molti tifosi vorrebbero che lasciasse a fine stagione
Pietro Accardi è l’uomo a cui si è affidato Matteo Manfredi la scorsa estate per costruire la nuova Sampdoria, con l’ambizione di puntare alla promozione in Serie A. Il presidente blucerchiato gli ha proposto un contratto ambizioso, fino al 2027 a circa 650mila euro netti all’anno, più un premio promozione economico col prolungamento fino al 2028.
Ma dopo un calciomercato scoppiettante in estate, i risultati non sono arrivati e la Sampdoria si ritrova in zone diverse da quelle inizialmente attese. Accardi, così, ha provato a fare la sua seconda rivoluzione, questa volta a gennaio, con oltre 20 operazioni tra entrate e uscite. Qualche miglioramento si è visto, ma ancora i blucerchiati si trovano in zona playout e la piazza è scontenta.
Tanto che la maggior parte dei tifosi della Sampdoria sono critici nei confronti del direttore sportivo. E sperano in un cambio alla guida dalla prossima estate, o almeno nell’affiancamento ad Accardi di un direttore generale.
Sampdoria, i tifosi critici su Accardi: temi caldi la gestione degli allenatori e alcuni acquisti
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Nei commenti sotto alla grafica social di ClubDoria46, infatti, alcuni sampdoriani hanno sottolineato che non aveva molto budget e che, comunque, con il calciomercato di gennaio Accardi ha rimediato agli errori fatti nell’estate precedente. E che i nomi dei giocatori l’ha portati a Genova, il problema poi è stato che quei giocatori non hanno saputo rendere sul campo.
Ma tanti hanno imputato ad Accardi intanto la scelta e la gestione degli allenatori, con tre tecnici avvicendatisi in un solo girone, senza che ci sia ancora stato un cambio di passo netto. E poi vengono contestate alcune operazioni di calciomercato, soprattutto estive, con giocatori che hanno deluso le aspettative.
Il pensiero più ricorrente dei sampdoriani, quindi, è quello che, a fine stagione, Manfredi debba fare dei cambiamenti a livello di organigramma. E, se non intendesse interrompere il rapporto con Accardi, servirebbe almeno affiancargli qualche altro dirigente.