Sui social, Antonio Cassano ha raccontato il suo periodo alla Sampdoria e di come Marco Giampaolo entrò nel club blucerchiato…
Correva la stagione 2016 la Sampdoria si apprestava a vivere un nuovo capitolo della sua storia sportiva, chiusa la stagione con Walter Zenga in panchina ci si apprestava a vivere l’ennesima stagione nel massimo campionato, con un tecnico che avrebbe segnato sia in un modo che nell’altro la storia recente della formazione blucerchiata.
Una storia che ha preso questa traiettoria per ‘volere’ di uno dei giocatori più controversi e discussi che hanno vestito la maglia con i colori più belli del mondo, si sta parlando di Antonio Cassano, fu proprio il talento di Bari vecchia a caldeggiare l’arrivo del tecnico a Genova, anche se poi le cose non andarono, come lo stesso numero 99 si aspettava, anzi…
Sampdoria, Antonio Cassano racconta Marco Giampaolo
SOCIAL – Ex Sampdoria, Antonio Cassano: dissi io di prendere Giampaolo, poi…
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Una storia che poteva essere d’amore ma che poi, a conti fatti non è mai nemmeno sbocciata, per colpa di una presenza troppo ingombrante come quella di FantAntonio e per le decisioni di un dirigente come, lo stesso giocatore ha raccontato nel suo podcast insieme a Lele Adani, Viva el Futbol.
Il penultimo anno nel quale ero alla Sampdoria, c’era Walter Zenga. Io fisicamente ero impresentabile. A fine stagione vado a parlare con Ferrero, perché con Zenga non mi ero trovato. Lui aveva il dubbio tra Marco Giampaolo e Stefano Pioli, io gli dissi di prendere Giampaolo perché con il 4-3-1-2 mi sarei trovato a meraviglia, giocando da seconda punta. Ne parlammo anche a Milano all’Ac Hotel io, Ferrero e Romei, alla fine incontrano Giampaolo ed arriva. io ero felicissimo, il modulo mi piaceva tantissimo. Iniziamo il ritiro, amichevoli, poi facciamo l’ultima parte ad Aqui Terme, dovevamo giocare a Barcellona il Trofeo Gamper, vincemmo 1-0 con goal di Soriano, poco prima era venuto da me qualcuno che mi faceva da “spia” e mi disse che non ero convocato per la tournée a Barcellona. L’allenamento prima è stato devastante cinquanta minuti per due calci d’angolo, io mi ero già chiamato fuori. Poi dovevo andare a Sassuolo ma saltò tutto. Ad un certo punto tolgo il disturbo e vado ad allenarmi con la Primavera. Nel frattempo vado da Giampaolo e gli chiedo di chi fosse la scelta di farmi fuori, lui mi disse della società, parlo con Romei e mi dice che tutto dipendeva dal Presidente, lo chiamiamo e decidiamo di fare una riunione, e indovina chi si prende la briga di dirmi che ero fuori per scelta tecnica, Carlo Osti. Eravamo tutti collegati, dopo le parole di Carlo Osti ho mandato tutti a fan… e ho chiuso i rapporti con la Sampdoria.
Dopo la fine del mio rapporto con la Sampdoria, ci trovammo con Giampaolo a parlare di calcio ed era sempre piacevole ma per ero diventato troppo ingombrante per quel contesto