Gerard Yepes monumentale anche in fase difensiva: il centrocampista di Pirlo è ovunque e la Sampdoria lo celebra su Tik Tok con un video alla Super Quark
Gerard Yepes è sicuramente uno dei giocatori rivelazione della Sampdoria di Andrea Pirlo. Lo è perché lo ha ammesso lo stesso tecnico blucerchiato, nel post partita contro il Lecco, elogiando l’ennesima prova molto positiva del classe 2002, forse la migliore dell’anno fin qui. Lo spagnolo ha convinto l’allenatore che inizialmente non lo conosceva, ma è rimasto stupito e folgorato dalle sue qualità.
Lo ha convinto con la sua tecnica, la calma nelle giocate e la visione dei passaggi, con la grande intelligenza e senso tattico che lo contraddistinguono. E una grinta, un attaccamento impagabili che lo rendono affidabile anche in fase difensiva. Il suo contributo alle partite della Sampdoria è a 360 gradi e i suoi recuperi sono fondamentali. Ad esempio, quello nel finale della partita contro il Lecco, una scivolata (anche rischiosa) in area di rigore blucerchiata andata a buon fine. Fatta quella, Yepes ha esultato come fosse un goal. Mentalità che lo rende uno degli idoli della tifoseria e anche una perfetta base per un meme celebrativo.
Yepes copre tutto il mondo: il video della Sampdoria celebra le doti difensive dello spagnolo
SOCIAL – Sampdoria, con Gerard Yepes non si passa…
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Ci ha pensato la Sampdoria stessa, sul suo account Tik Tok, ad omaggiare il suo giovane centrocampista con un video che lo ritrae proprio nella chiusura provvidenziale quasi al novantesimo, a pochi metri dai pali difesi da Filip Stankovic. E l’audio a simulare una voce didascalica, da documentario, con la colonna sonora del famoso programma Super Quark, che rivela come il Pianeta Terra sia ricoperto per il 70% da acqua e il 30% da Gerard Yepes.
Un modo per elogiare l’impegno e l’affidabilità in fase di copertura, nonostante il suo fisico non sia molto strutturato. Ma il giovane spagnolo riesce a compensare il deficit fisico con intelligenza e grinta. In impostazione palla, poi, difficilmente sbaglia un passaggio. Negli anni passati ha sempre convissuto con lo stigma di essere un po’ il nuovo Lucas Torreira. Ora si sta avvicinando davvero ad essere come l’uruguaiano in maglia blucerchiata. Sta diventando, a proposito della copertura del Pianeta Terra, un giocatore “mondiale”, anche se di strada ancora ce n’è da fare.