Sampdoria, Nuytinck saluta i tifosi: il difensore è dispiaciuto per non aver centrato la salvezza, ma è orgoglioso di aver vestito la maglia blucerchiata
Bram Nuytinck ha voluto fortemente la Sampdoria, ha creduto pienamente nella missione salvezza, ma non è bastato. Lo scopo non è stato raggiunto, però qualcosa al difensore olandese è rimasto: l’orgoglio di aver vestito la “fantastica maglia” di un “bellissimo club“, come li ha definiti lui nel suo messaggio social di saluti rivolto ai tifosi e al club.
L’ex Udinese, infatti, è giunto al momento dell’arrivederci alla Genova, blucerchiata, dopo 6 mesi in cui, in mezzo alla difesa, ha lottato su ogni pallone, portando fisicità ed esperienza al servizio della rincorsa salvezza, rivelatasi poi vana.
Sampdoria, il saluto di Nuytinck: “Peccato per la salvezza mancata, ma sono orgoglioso”
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Nella didascalia del video su Instagram, Nuytinck ha espresso tanta delusione e rammarico per non essere riuscito, insieme alla squadra, a centrare la permanenza in Serie A, che lui ha chiamato “sogno“. Ma ha anche speso belle parole per i tifosi e per la Sampdoria, club per cui ha voluto giocare e di cui è rimasto innamorato:
Sono venuto alla Sampdoria perché ci tenevo tanto. Sono venuto con uno scopo, un compito e un sogno. Ho cercato di dare tutto. Ho lavorato duramente ogni giorno per raggiungere questo mio obiettivo, per aiutare questo bellissimo club e per i tifosi.
Pensando ai mesi scorsi però mi rendo conto di quanto sia stato difficile raggiungere l’obiettivo, è successo di più di quanto è stato scritto.
E’ un peccato perché sono certo che potevamo ottenere di più con questa squadra, non importa quanto difficile fosse la situazione.
Nonostante tutto quello che è successo sono orgoglioso di aver potuto giocare con questa fantastica maglia
Che Nuytinck credesse fortemente nel sogno salvezza lo dimostra anche il contratto che aveva firmato per la Sampdoria: in caso di permanenza in A, sarebbe scattato il rinnovo automatico. Così non è stato e così non sarà. Ma ciò che resta impresso al difensore è un’esperienza incredibile, di pochi alti e tanti bassi, ma che con orgoglio porterà dentro il cuore.