Sampdoria-Bologna sarà anche l’occasione per Roberto Soriano di tornare nella piazza che lo ha lanciato e lontano dalla quale non è mai più sbocciato del tutto.
La partita tra Sampdoria e Bologna, in programma il 22 novembre, sarà molto ricca di ex, soprattutto tra i felsinei. Uno in particolare è Roberto Soriano, lanciato dalla Sampdoria appena diciottenne e che ha lasciato Bogliasco da calciatore formato.
Infatti nel febbraio 2009 i blucerchiati lo acquistarono dalle giovanili del Bayern Monaco, quando Soriano aveva proprio diciotto anni. Eccetto un prestito annuale all’Empoli, Roberto Soriano è cresciuto come calciatore tra le fila della Sampdoria. Piano piano, col tempo, ha saputo guadagnare spazio e minuti, diventando un centrocampista in grado di fare le due fasi e persino di segnare. Ha toccato l’apice della sua esperienza alla Sampdoria nella gestione Mihajlovic, allenatore che ha sempre creduto in lui e che ora ha ritrovato al Bologna.
Con la Sampdoria Soriano si è tolto grandi soddisfazioni. Ha segnato una doppietta in un derby (poi vinto 3-2, con Vincenzo Montella in panchina), impresa che pochi hanno saputo fare. E poi ha ottenuto la prima convocazione in nazionale maggiore, nel novembre 2014. Quando ha lasciato Genova, direzione Villareal, era uno dei più promettenti centrocampisti italiani in circolazione. Ma Soriano non ha rispecchiato del tutto le attese.
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Il primo anno nella società spagnola andò bene e Soriano centrò anche il record personale di goal segnati in una stagione, dieci. Ma dopo la stagione 2016/17 si registrano più bassi che alti. Nel 2018 venne girato al Torino in prestito annuale, dove con Mazzarri non si ritrovò e toccò il punto più basso della sua carriera.
Poi nel gennaio 2019 passa al Bologna, dove la sua altalenante esperienza sembra iniziare a fruttare in quest’ultima stagione. Sette presenze, quattro goal e tre assist per lui, di nuovo con Mihajlovic in panchina. Soltanto adesso, a ventinove anni, sembra incominciare a non tradire le attese del periodo alla Sampdoria, quando sembrava destinato a diventare un top player. Ma quanta fatica per arrivarci.
Soriano dunque tornerà da avversario a Genova, col suo fido allenatore Mihajlovic e con uno score di tutto rispetto. E probabilmente con una maturità calcistica maggiore, frutto di quasi quattro anni di prestazioni alternate e incostanti. Forse solo adesso inizia a ripulirsi quel diamante grezzo che, a venticinque anni, lasciò la Sampdoria da fuoriclasse in erba.