Durante la partita tra Spezia e Sampdoria sembra si sarebbero uditi insulti e versi razzisti dal settore dei tifosi blucerchiati nei confronti di Kouda. La società si mette a disposizione delle Autorità per identificare i responsabili
La Sampdoria dice no al razzismo. Non c’è posto per la discriminazione nella famiglia dei colori blucerchiati e la società prende le distanze da quanto si è verificato a La Spezia, anche se non ancora accertato. A metà primo tempo, infatti, il calciatore spezzino Rachid Kouda ha richiamato l’attenzione dell’arbitro Marco Di Bello perché, sembra, dal settore ospiti riservato ai sampdoriani avrebbe udito degli insulti, ma soprattutto dei versi, di matrice razzista.
Il gioco non è stato interrotto, anche se lo speaker dello stadio ha fatto un annuncio in cui invitava i tifosi presenti al “Picco” a non pronunciare frasi o cori discriminatori. Il giorno dopo, la Sampdoria prende atto delle accuse mosse verso i suoi tifosi, si distanzia da ogni tipo di razzismo. E annuncia, con un comunicato, di mettersi a disposizione completa delle Autorità per identificare i colpevolI:
In merito al presunto episodio di razzismo di cui si sarebbe reso protagonista un esiguo gruppo di tifosi blucerchiati nel Settore Ospiti dello stadio “Picco” nel corso del primo tempo della partita con lo Spezia, l’U.C. Sampdoria – da sempre in prima linea in fatto di sportività e tolleranza e già attivamente collaborativa con Procura Federale e Forze dell’Ordine in fase di prevenzione nonché di applicazione e rispetto del Codice di Giustizia Sportiva – si mette fin da subito a disposizione delle Autorità al fine di accertare la veridicità dell’accaduto
Insulti razzisti a Kouda dello Spezia, la Sampdoria: “Siamo a disposizione delle Autorità”
Spezia-Sampdoria, insulti razzisti a Kouda: il club prende le distanze. Il comunicato
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La Sampdoria sottolinea come i valori dell’antirazzismo siano fondamentali per il club, che da tempo si impegna a trasmetterli e a fare campagne di sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione. Nel caso le Autorità competenti riscontrassero la colpevolezza di qualche tifoso blucerchiato per questo brutto gesto, la società coopererebbe fianco a fianco con le Forze dell’Ordine. Anche al fine di estirpare dagli stadi questo tipo di comportamenti.