Forti proteste da parte dell’allenatore dello Spezia Luca D’Angelo per il goal annullato ai suoi contro la Sampdoria per fallo di Di Siervo su Ghilardi
Per come è maturato, il pareggio al Picco di La Spezia va meglio alla Sampdoria che ai padroni di casa, che hanno recriminato molto, a fine partita, per le decisioni dell’arbitro Di Bello. Nel mirino degli spezzini il rigore non concesso per fallo di mano di Fabio Borini nel primo tempo e il goal annullato a cinque minuti dalla fine.
Luca D’Angelo, tecnico dello Spezia, ha analizzato gli episodi arbitrali, arrabbiandosi, anche se la spinta di Giuseppe Di Serio su Daniele Ghilardi pare evidente già dal primo replay, con il check di Di Bello che, rivedendo l’azione al Var, annulla subito il goal. Una decisione che non va giù a D’Angelo:
Il goal lo avevamo fatto, ma l’arbitro lo ha annullato ingiustamente. In Italia purtroppo si ha un’idea del Var completamente sbagliata perché si snatura il gioco del calcio: Ghilardi è incespicato da solo sul pallone, favorendo la ripartenza di Di Serio, e Di Bello lo ha valutato giustamente. Poi al Var si cambia valutazione: noi che abbiamo giocato a calcio sappiamo benissimo che l’intervento di Di Serio era regolare. Andatevi a rivedere il goal che abbiamo subito al Picco contro la Feralpisalò: spinta vistosissima subita da Hristov in area e l’arbitro non è stato chiamato dal Var.
Spezia-Sampdoria, D’Angelo contro Di Bello
Spezia-Sampdoria, la rabbia di D’Angelo: il nostro goal regolare
LEGGI ANCHE Spezia-Sampdoria, com’è andato il rientro di Sebastiano Esposito? Tutti i voti
D’Angelo continua, poi, spiegando del confronto avuto con Di Bello a fine partita. Parla di personalità il tecnico spezzino, anche se il fallo su Ghilardi che, sicuramente, poteva essere più attento, sembra evidente. Per tutti, meno che per D’Angelo:
L’arbitro ha quasi allargato le braccia e mi ha detto che lo hanno chiamato al Var. E lui è andato al monitor. Una questione di personalità: Orsato, per esempio, non va quasi mai al Var, perché valuta quello che ha visto sul campo.
Proteste esagerate per una decisione che, alla fine, è corretta perché la spinta su Ghilardi è netta, nonostante l’errata percezione di Di Bello live.