Quindici persone in piazza solari hanno aggredito due uomini disarmati: per la Digos è stata un’aggressione di tifosi rossoblù a quelli della Sampdoria
Ancora tensioni tra tifosi del Genoa e della Sampdoria. Questa volta, però, a differenza di quelli che hanno preceduto il derby dello scorso luglio, più che uno scontro si è trattata di una vera e propria aggressione. Quindici persone armate di spranghe hanno affrontato due uomini – un tifoso della Sampdoria e un suo amico più vicino all’Inter che alla Samp – disarmati in piazza Solari a Genova. Dei quindici aggressori solo due sono stati denunciati e identificati dalla Digos: hanno, rispettivamente, 21 e 17 anni e sono tifosi del Genoa.
I fatti si sono svolti in modo anomalo, diverso rispetto ai ‘normali’ scontri tra tifoserie. Per prima cosa gli aggressori hanno fatto irruzione in piazza lanciando petardi e bombe carta, quasi a voler attirare l’attenzione. Un’altra anomalia riguarda il fatto che i tifosi non si siano dati un appuntamento, come successo in luglio.
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I partecipanti alla spedizione, come dimostra l’età dei due identificati, erano molto giovani. Secondo la Digos l’aggressione di Piazza Solari è stata una ‘prova di coraggio’. I giovani tifosi, dato che i vecchi capi della Nord, tra indagini della Procura e stadi chiusi, sono spariti, avrebbero voluto mettersi in mostra.
I petardi e le bombe carta, quindi, sarebbero serviti per far assistere alla spedizione più persone possibili. Una soluzione, che, però, si è rivelata controproducente.