Scontro tra Marco Bucci e Silvia Salis sulla gestione dello stadio Luigi Ferraris, il presidente della Regione risponde alla candidata del centrosinistra
La gestione del Luigi Ferraris, la sua ristrutturazione e il rapporto del Comune di Genova con Sampdoria e Genoa sono temi che hanno acceso i botta e risposta tra centrodestra e centrosinistra nel capoluogo ligure. Il tema è diventato centrale per la campagna elettorale delle prossime votazioni per eleggere il nuovo sindaco.
Ed è proprio l’ex primo cittadino, Marco Bucci, ora presidente della Regione Liguria, a rispondere alla candidata dell’opposizione che punta a prendere il posto della coalizione di centrodestra, Silvia Salis. La vicepresidente vicaria del Coni, infatti, aveva detto che, nelle sue intenzioni, ci sarebbe quella di mantenere pubblico il Ferraris, avviando la ristrutturazione ma senza cederlo a privati. Bucci ha replicato così, secondo le dichiarazioni riportate da Primocanale:
La candidata non ha capito la differenza che c’è tra una concessione e una proprietà, questo deve essere ancora decisa in verità. Il vero problema è che la candidata (Salis) dovrebbe capire dove trovare i soldi perché quasi 100 milioni non sono una cosa facile da trovare in giro, chi mette 100 milioni nello stadio o è pubblico completamente o se è un privato vuole anche un ritorno. Quindi bisogna trovare i finanziamenti
Stadio Luigi Ferraris, Bucci: “Salis e il mutuo a lungo termine? Servirebbe un grosso aiuto dallo Stato”
Stadio Luigi Ferraris, Marco Bucci risponde a Silvia Salis: i soldi chi ce li mette?
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Una soluzione proposta da Silvia Salis è quella di un mutuo a lungo termine per finanziare la ristrutturazione del Luigi Ferraris. Ma Bucci resta poco convinto della fattibilità dell’operazione, a meno di un intervento corposo dello Stato con fondi pubblici:
Salis parlava di un mutuo a lungo termine? Non mi esprimo, forse bisognerebbe lavorare in un certo mondo prima di dire queste cose, un muto a lungo termine vuol dire capitali e interessi difficili da supportare se non ci sono fondi pubblici. Se lo Stato interviene e dà dei fondi pubblici la cosa si potrebbe anche fare ma la vedo molto difficile. Direi che la concessione di un tot di anni con la proprietà che rimane pubblica è forse lo strumento migliore per poter andare avanti, come del resto stiamo facendo