Torna attuale la questione dello stadio Luigi Ferraris: le differenze tra i progetti di Cds Holding e quello di Hembert Penaranda
La questione dello stadio Luigi Ferraris è tornata al centro delle discussioni a Genova. Bisogna accelerare per consegnare alla città l’impianto pronto per Euro2032, per essere nelle città ospitanti. Genoa e Sampdoria incontreranno Cds Holding per quello che sarà un appunamento decisivo per capire in che modo procedere con l’acquisto e il successivo restyling.
La proposta di Cds Holding, in solitaria, è arrivata al Comune circa un mese fa: 14,5 milioni per l’acquisto dell’immobile e poi circa 100 milioni per i lavori. Lo stesso valore che avevano stimato Genoa e Sampdoria nella loro Genova Stadium, con uno scenario di mantenimento di 33.000 posti a sedere.
Luigi Ferraris, 80 milioni per il progetto di Penaranda
Stadio Luigi Ferraris, tra il progetto di Cds e quello di Penaranda. Le differenze
LEGGI ANCHE Sampdoria, Bartosz Bereszynski non al meglio: titolare anche a Pisa? Le ultime
Nei due progetti, però, ci sono delle differenze. Stando a quanto riporta Il Secolo XIX, secondo Cds il rifacimento sarebbe possibile entro il 2028, anche se la sfida non è delle più semplici, come affermato dal direttore generale Moretti:
Sono molte le sfide di riqualificare in una zona densamente abitata a e a rischio idrogeologico.
Per il progetto della di Genoa e Sampdoria, che dovrebbe essere ancora quello dell’architett Hembert Penaranda, si prevdono lavori fino a 80 milioni di euro, con l’obiettivo di ospitare eventi sportivi internazionali e una tribuna interamente rivestita in vetro, con tanto di 3.000 metri quadri di Sky Box.