Juventus, patteggiati oltre 700mila euro di multa per la manovra stipendi: evitate nuove penalizzazioni, ma Agnelli verrà processato ugualmente
La Juventus è stata multata con 718mila euro in seguito alla sentenza del Tribunale Federale. Questo è ciò che è emerso dopo l’udienza svoltasi in mattinata il 30 maggio, come richiesto dalla stessa società bianconera che ha voluto anticipare la sentenza che in origine era programmata per il 15 giugno.
La società è infatti ricorsa al patteggiamento con la Federcalcio per quanto riguarda l’inchiesta sulla manovra stipendi, uno dei filoni in cui è coinvolta la Juventus in questi mesi. Stavolta nessun punto di penalizzazione e nessuna aggravante che vada oltre l’ammenda pecuniaria. I bianconeri hanno evitato guai peggiori, ma hanno anche dovuto cedere qualcosa.
Juventus, manovra stipendi: multa per società e dirigenti, Agnelli unico processato
Stipendi Juventus: il club patteggia, Agnelli va a processo
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Nello specifico, col patteggiamento la Juventus ha accettato a rinunciare a qualsiasi ricorso per le pendenze precedenti, come ad esempio l’inchiesta plusvalenze. Da questa sentenza patteggiata è stata stralciata la posizione dell’ex presidente Andrea Agnelli, che andrà regolarmente a giudizio il 15 giugno.
Invece le situazioni degli altri dirigenti sono equiparate a quelle della Juventus: patteggiamento per tutti, rinuncia a ricorsi per le pendenze personali presso corte d’appello federale e collegio di garanzia del Coni e quindi pagamento di un’ammenda.
Di seguito la sentenza completa del Tribunale federale:
ll Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, presieduto da Carlo Sica, dato atto delle proposte di accordo depositate, visto l’art. 127 CGS, le dichiara efficaci e applica le seguenti sanzioni:
– per la società Juventus FC Spa, euro 718.240,00 (settecentodiciottomiladuecentoquaranta/00) di ammenda;
– per il sig. F. P., euro 47.000,00 (quarantasettemila/00) di ammenda;
– per il sig. P. N., euro 35.250,00 (trentacinquemiladuecentocinquanta/00) di ammenda;
– per il sig. F. C., euro 32.500,00 (trentaduemilacinquecento/00) di ammenda;
– per il sig. C. G., euro 18.500,00 (diciottomilacinquecento/00) di ammenda;
– per il sig. P. M., euro 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda;
– per il sig. G. M., euro 11.750,00 (undicimilasettecentocinquanta/00) di ammenda;
– per il sig. S. B., euro 10.000,00 (diecimila/00) di ammenda.
Condizione per il patteggiamento è stata la rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte Federale dello scorso 22 maggio e della decisione del Collegio di Garanzia del CONI dello scorso 20 aprile