Emil Audero ha parlato della scelta dei giocatori della Sampdoria di rinunciare agli stipendi di dicembre per aiutare il club
Dopo stagioni di alti e bassi Emil Audero è diventato simbolo e leader della Sampdoria. Il portiere è stato fatto capitano da Dejan Stankovic dopo l’addio di Bartosz Bereszynski e ha sposato la causa blucerchiata prima dicendo no all’offerta del Nottingham Forest, poi rinunciando a un mese di stipendio.
Alla Gazzetta dello Sport il portiere ha voluto parlare innanzitutto della responsabilità arrivata dalla fascia da capitano:
Sappiamo tutti quanto sia delicato il periodo calcistico e non, della Sampdoria. Siamo in una posizione di classifica di emergenza, anche se va riconosciuto che da gennaio in poi, quando la Serie A è ripartita, siamo cresciuti. E qui mi collego alla sua domanda. Il mio era già un ruolo importante e centrale, ma il mister ha deciso di accrescerne il valore dandomi la fascia.
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La rinuncia allo stipendio di dicembre ha consentito alla Sampdoria di non prendere la penalizzazione di due punti. Un gesto di grande importanza e responsabilità da parte dei tesserati, che hanno messo il club blucerchiato davanti al loro profitto:
Gli stipendi? Il gesto dei giocatori è stato importante affinché non si aprissero scenari disastrosi. È stato fatto quel che era meglio per i conti del club.
La priorità è la salvezza, che passerà dalla vittoria con la Salernitana. La gara del Luigi Ferraris è il futuro per Emil Audero:
Sono sincero. Ad oggi ci focalizziamo sul presente, non ho un orizzonte temporale a medio termine. Per me il futuro è la partita con la Salernitana. Stop. Non troverei comunque giusto parlare di un domani. La società stessa sa che la priorità è la salvezza.