La Sampdoria deve tenere d’occhio il monte-ingaggi, ma nel piano di rientro il tetto degli stipendi può superare i 20 milioni se arrivano nuovi investitori
Uno degli obiettivi della Sampdoria del prossimo calciomercato è ridurre il monte-ingaggi. In questa stagione il lavoro di tagli ha portato a inizare con circa 27 milioni lordi e a terminare intorno ai 24. Ancora alto, ma non in modo eccessivo nonostante il salary cap fissato, per l’anno prossimo dalla Serie B, a 10 milioni lordi.
La cifra è superabile a patto che Matteo Manfredi ponga un’idonea garanzia integrativa a copertura del 40% degli stipendi tramite fideiussione. Per la Serie B, dunque, non è un problema avere stipendi superiori. E non lo è neanche per il piano di ristrutturazione presentato dalla Sampdoria al Tribunale di Genova.
Stipendi Sampdoria, il monte-ingaggi non preoccupa
Stipendi Sampdoria, con i nuovi investitori monte-ingaggi superiore ai 20 milioni? L’analisi
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Stando a quanto riporta Il Secolo XIX, infatti, nel piano di rientro prevedeva, in assenza di nuova finanza integrativa rispetto ai 60 milioni già versati, una riduzione del monte-ingaggi a 20 milioni, dieci in più rispetto al tetto fissato per la Serie B.
Con l’arrivo previsto di nuovi investitori, una volta che la questione legata a Massimo Ferrero sarà chiusa, anche questi ulteriori paletti possono saltare, lasciando a Manfredi ancora più libertà. Che non significa spese pazze, anche perché per la Figc la Sampdoria deve chiudere a saldo zero il mercato, ma che sul monte-stipendi si potrà essere più tranquilli.