Il salary cap per l’anno prossimo della Sampdoria sarà di 10 milioni: Matteo Manfredi, però, può superare questa cifra per gli stipendi
La Sampdoria vuole allestire una squadra da promozione. L’anno prossimo, come previsto anche dal piano di ristrutturazione del debito, il primo obiettivo sarà la Serie A. Non sarà facile e tra gli ostacoli da superare c’è anche quello del salary cap ovverosia del monte-stipendi fissato per la prossima stagione della Serie B.
I blucerchiati, in quanto neo-retrocesse, la scorsa stagione avevano il tetto massimo fissato a 24 milioni lordi, ma l’anno prossimo sarà di 10 milioni lordi. Una riduzione sensibile per una squadra che, quest’anno, ha viaggiato tra i 24 e i 27, ma che non preoccupa Matteo Manfredi, già al corrente di questa situazione, dato che la Figc lo aveva comunicato il 30 maggio 2023.
Sampdoria, monte-stipendi superiore al salary cap?
Stipendi Sampdoria, Matteo Manfredi può aggirare il salary cap di 10 milioni: ecco come
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Come fare per rientrare nei paletti della Serie B? La prima cosa da sottolineare è che il salary-cap fissato non è obbligatorio. La cifra può essere superata tramite una garanzia integrativa che copra il 40%. Tradotto: la Sampdoria potrebbe anche confermare il monte-ingaggi di circa 24 milioni con cui ha terminato la stagione a patto che Manfredi ne versi 9,6 a garanzia tramite fideiussione. Soldi che, poi, torneranno in cassa man mano che verranno saldati gli stipendi federali. Un procedimento fatto dal Parma la scorsa stagione che, con il tetto a 12, aveva un monte-stipendi a 22 milioni lordi.
La Sampdoria ha questa disponibilità grazie ai suoi investitori e anche grazie a chi, una volta chiusa la questione Ferrero, è pronto a intervenire. Per costruire una squadra da Serie A.