Le grandi tragedie nel calcio non finisco mai. Sono tante, troppe. Tutte grandi storie che ci colpiscono. L’ultima è successa in Guinea, a una squadra di serie B…
E’ successo ancora. Un’altra tragedia che colpisce il calcio. Questa volta in Guinea. Un incidente stradale in cui sono rimasti coinvolti i giocatori dell’Etoile du Guinee causando 9 morti e 18 feriti, di cui alcuni gravi, ed è accaduto per via di un malfunzionamento dei freni del pullman. A bordo del bus c’erano 27 persone, 22 giocatori, 4 persone dello staff della squadra e l’autista. Questa triste notizia ci riporta indietro col tempo, a tutte quelle tragedie che ci hanno colpito, a volte sconvolto.
Naturalmente è sempre attuale la memoria della tragedia di Superga, e le sue 31 vittime, avvenuta il 4 maggio 1949, nella quale hanno perso la vita tutti i passeggeri del volo che riportava a casa la squadra degli “Invincibili” del Grande Torino e qualche giornalista da una trasferta in Portogallo in vista di un’amichevole con il Benfica. Un incidente che ha privato il campionato e la Nazionale italiana di professionisti esemplari, campioni veri e propri di questo sport che potevano diventare il simbolo di un’Italia che rialzava la testa dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Solo il Fato li vinse.
LEGGI ANCHE La salvezza deve passare dal Ferraris. Anche senza pubblico
Da un disastro aereo del passato a quelli più o meno recenti. Il 28 novembre 2016 il volo charter, in servizio fra l’aeroporto Internazionale Viru Viru in Bolivia e l’ aeroporto di RIonegro-Josè Maria Cordova in Colombia precipita a sud di Medellin in Colombia, provocando la morte di 71 persone a bordo, su un totale di 77 tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Molte delle vittime erano giocatori della squadra brasiliana di calcio della Chapecoense in viaggio verso la capitale per disputare la finale della Coppa Sudamericana contro la squadra colombiana dell’Atletico Nacional. Fu una tragedia che sconvolse tutto il mondo del calcio e manifestazioni di solidarietà e lutto presero piede dovunque. Il titolo, in onore delle vittime, fu assegnato a tavolino alla Chapecoense.
Si possono anche ricordare gli incidenti con un velivolo che coinvolsero la squadra dei “Busby Babes” i giocatori del Manchester United che nel 1958 si schiantarono a Monaco di Baviera di ritorno da una partita di Coppa dei Campioni. O ancora la recentissima scomparsa del calciatore argentino Emiliano Sala nel Canale della Manica, oppure la tragedia dell’Alianza Lima, squadra peruviana i cui giocatori morirono nel 1987 sempre per via di una disgrazia aerea. Sempre in Perù, il 24 maggio 1964, avvenne la strage legata al calcio con il numero di vittime più alto della storia: in occasione di una partita tra la nazionale di calcio locale e la selezione argentina, i tifosi peruviani invasero il campo di gioco scagliandosi contro l’arbitro dell’incontro. La polizia li fermò con la forza e, negli scontri, persero la vita più di trecento persone, con circa quattromila feriti.
Non si può non menzionare la strage dell’Heysel, avvenuta in Belgio, in occasione della finale di Coppa dei Campioni del 29 maggio 1985 disputata da Juventus e Liverpool. In quell’occasione, a causa della carica intimidatoria dei gruppi organizzati dei “Reds”, ci fu un incredibile ammassamento di persone che fece crollare una porzione di muro dell’impianto, il “Roi Bauduin” di Bruxelles. Ci furono 39 vittime (32 italiane) e più di 600 feriti, per una delle più brutte pagine della storia del tifo calcistico.
Quattro anni dopo, invece, avvenne la famosa e tristissima strage dell’Hillsborough Stadium di Sheffield, dove era in programma la semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest. Ancora protagonisti nel male i tifosi del Liverpool colpa anche una ripartizione sbagliatissima dei supporters nei vari settori dello stadio con il settore meno capiente assegnato proprio ai tifosi dei Reds. Presto questi si accalcarono all’ingresso dello spicchio a loro riservato e un centinaio di persone morirono soffocate o schiacciate. Ci furono anche quasi ottocento feriti. Si parla di morti per l’ammassamento di persone anche per la strage dell’Ellis Park Stadium di Johannesburg, in Sudafrica, dove l’11 aprile 2001 morirono quasi cinquanta persone fuori dall’impianto sportivo.