Tribunale FIFA, il Covid non giustifica i mancati pagamenti degli stipendi. Camera Risoluzione delle Controversie da’ ragione ai calciatori
La Camera per la Risoluzione delle Controversie (DRC) della FIFA ha stabilito un principio importante, disattendendo le precedenti risoluzioni del Bureau della stessa FIFA.
La pandemia da COVID-19 non può essere addotta come causa di forza maggiore ed invocate per giustificare un inadempimento contrattuale.
L’importante pronunciamento (che si può leggere integralmente a questo link) è arrivato nell’ambito di una controversia sorta relativamente alla risoluzione per giusta causa di un calciatore cileno, patrocinato dall’avvocato Federico Venturi Ferriolo (studio legale LCA).
Il giocatore aveva smesso di allenarsi a causa della prima ondata della pandemia. La società cipriota per cui giocava aveva interrotto il pagamento degli stipendi.
Tribunale FIFA stabilisce che il covid non giustifica il mancato pagamento degli stipendi
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Secondo la DRC “l’esistenza o meno di una situazione di forza maggiore (o il suo equivalente) in un dato Paese o territorio è una questione di diritto e di fatto. Pertanto deve essere affrontata caso per caso con riferimento alle leggi applicabili al contratto di lavoro e/o di trasferimento”.
Dunque il giocatore non solo ha diritto al pagamento dello stipendio, ma anche a risolvere il contratto per giusta causa, accordandosi con un altro club.
La DCR ha anche stabilito la propria competenza sui diritti di immagine, se connessi con il rapporto di lavoro del giocatore. Infine ha ribadito che il contratto deve considerarsi concluso via email anche se non firmato, in quanto costituisce un’offerta vincolante (“essentialia negotii”)