C’è una foto che gira via socia. Quella di Insigne che abbraccia Criscito e viceversa Un amore pericoloso per la classifica della Sampdoria…
Il treno per il paradiso, se così lo vogliamo definire, per la Sampdoria è passato tante volte. Il viaggio verso una meta esotica chiamata Serie A, traguardo mai stato così importante per la società blucerchiata. Obiettivo che oltre alla salvezza sul campo garantirebbe un importante punto d’arrivo, sinonimo di sopravvivenza.
In stazione, seduti in attesa del convoglio giusto, ci siamo stati tante volte in questa stagione, pronti a scattare in piedi in cerca di un posto nella carrozza della prima classe.
Pensierosi su una panchina della stazione di Brignole, con la valigia piena di preoccupazione, tensione e speranza, padroni del proprio destino e aiutati da avversari, fino a poche settimane fa, capaci solo di fare peggio.
Ma a proposito di stazione… il primo vero dentro o fuori della Samp parte proprio da Brignole. Duecento tifosi ricordano a Candreva e compagni quanto valgano quei 90 (ormai potremmo scrivere tranquillamente 100!) minuti.
Venezia si colora di blucerchiato in una cornice che definire suggestiva è davvero riduttivo, e i ragazzi di Giampaolo fanno un lungo salto verso la salvezza, nel primo incontro vis a vis con il “nemico”.
Salvezza raggiunta? Niente affatto, perché appena la tensione cala, la Samp frana. Incontro, non di piacere, in casa con la Salernitana, e i blucerchiati rimettono tutto e tutti in gioco. Sconfitta che ci catapulta, con uno schiaffo a cinque dita, nel girone del purgatorio della lotta salvezza. Ancora una volta. L’ennesima…
Altro giro, altro regalo e tutto da rifare.
È vero, sul treno siamo riusciti a salire, purtroppo si sperava in un rapido Freccia Rossa ma per ora, ci siamo dovuti accontentare di viaggiare su un regionale e neppure di quelli veloci. Tante fermate e meta ancora troppo lontana.
Qualche risultato inaspettato, qualche squadra che si rilassa e qualche altra che ritrova linfa vitale… Quello che sembrava un traguardo facile da raggiungere diventa, in attesa del derby, quasi un miraggio. Forse più per paura che per ragione.
L’amicizia tra Criscito e Insigne non spaventa solo la Sampdoria
Un amore pericoloso solo per la Sampdoria…
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Ma quando la Sampdoria si trova al bivio sceglie sempre il binario giusto. Detto fatto: Samp praticamente salva e Genoa con un piede e mezzo in serie B. Giusto così.
Ma quest’anno nulla è come sembra, quando vedi la fine, quando vedi terra dalla prua della nave, succede sempre qualcosa.
Non stiamo a disquisire sulle gare delle altre concorrenti alla salvezza perché in fondo i campani, in tre scontri diretti (Samp-Venezia e Cagliari) sono riusciti a portare a casa sette punti importantissimi, e polemizzare sugli eventi del venerdì sera (e in tal caso la febbre ci starebbe benissimo) ormai ha poco senso.
Per onestà intellettuale non serve neppure farlo, basterebbe aver seguito la partita per rendere vano qualsiasi commento.
Gli ultimi due turni aprono scenari che ragionevolmente dovrebbero spalancare ai blucerchiati la porta della carrozza di testa, lasciando la coda a chi, fino a settimana scorsa, aveva racimolato un paio di misere vittorie. Verosimilmente senza neppure l’obbligo di fare punti con Fiorentina e Inter.
Ma lo abbiamo visto, è innegabile, le motivazioni spesso fanno tutto, e stare tranquilli potrebbe rivelarsi letale.
Ed è per questo che da qualche ora, con insistenza, su social e chat, gira con la preoccupazione di tifosi di Cagliari, Sampdoria e Salernitana, una foto di Mimmo Criscito, indomito e coraggioso capitano, con l’amico Lorenzo Insigne, abbracciati sotto il sole di una vacanza estiva.
A pensar male si fa peccato… quindi vediamola semplicemente come una vecchia foto tra amici.