Gennaro Gattuso si difende dalle accuse di razzismo lanciate dai tifosi del Valencia per alcune frasi risalenti al periodo in cui ancora giocava nel Milan
Gennaro Gattuso non ci sta. L’ex tecnico di Milan e Napoli e vicino alla firma con il Valencia, nei giorni scorsi è stato accusato dai suoi – forse – futuri tifosi di essere razzista per delle frasi risalenti al suo periodo da giocatore (Sampdoria, i tifosi del Valencia non vogliono Gattuso. La situazione).
Gattuso, però, al Corriere della Sera ha voluto rispondere, a modo suo, a queste accuse.
Sono molto diverso da come vengo descritto da dodici mesi a questa parte. Si prendono dichiarazioni di anni diversi, le si isola dal contesto e si imbastiscono processi con l’obiettivo di delegittimare una persona, una vita. Quando sento dire che sono razzista mi sembra di impazzire. Nessuna persona, mai, può essere giudicata per il colore della pelle. Ho allenato decine di giocatori che avevano la pelle diversa dalla mia, nel mio ristorante ne lavorano tre, ho avuto compagni di squadra a quali ho voluto bene. Per me non conta il colore della pelle, conta la persona. La sua onestà, la sua lealtà.
Gattuso, poi, parla con orgoglio delle sue origini calabresi, rivendicando quanto fatto dal padre, che andò a cercare fortuna in Germania per oltre un anno, e dalla famiglia, sparsa nel mondo:
Mio padre è andato a lavorare in Germania per un anno e mezzo. Un quarto della mia famiglia è sparso nel mondo, tutti sono andati a cercare quella fortuna che la Calabria non gli aveva concesso. Come diavolo potrei essere razzista?
Gattuso si difende dalle accuse: dal razzismo alle frasi sulle donne nel calcio
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“Ringhio”, insieme a Walter Veltroni, passa in rassegna le varie frasi che gli sono costati l’odio, soprattutto social, dei tifosi del Valencia. Dal razzismo a quelle sul matrimonio dei gay, quando disse che per lui il matrimonio è tra uomo e donna:
La frase sui gay? poi aggiunsi che per me ognuno è libero di fare come vuole. Ed è proprio quello che penso. Ogni libertà, compresa quella dei comportamenti sessuali, è benvenuta, è segno di progresso.
L’ultima delle accuse mosse riguarda un giudizio che Gattuso diede sul ruolo delle donne nel calcio, ai tempi in cui al Milan c’era Barbara Berlusconi:
La confermo? No, assolutamente no. In ogni campo le donne fanno come e meglio degli uomini. Lo stanno dimostrando nei governi, nelle aziende, in ogni settore. Più donne avranno responsabilità e meglio sarà. Quando ho capito che il ciclo di Galliani al Milan stava finendo ho sofferto, molto.