Sampdoria, Antonio Candreva cerca il goal che gli manca da ormai tre mesi. E può trovarlo contro la sua Lazio, a cui non ha mai segnato.
Da vero e proprio trascinatore del girone d’andata a rebus per e con Marco Giampaolo, la stagione di Antonio Candreva ha avuto due andamenti quasi opposti. In posizione di mezz’ala il suo gioco è cambiato completamente e anche il rendimento sotto porta ha cominciato a risentirne. Finché l’allenatore stesso della Sampdoria, nei giorni precedenti al derby della Lanterna, ha ammesso che Candreva “sta meglio con l’abito che conosce”.
Per cui, tornato a fare l’esterno puro contro Hellas Verona e Genoa, piano piano l’ex Inter torna a trovarsi a suo agio, a piazzare i suoi cross pericolosi. E spera adesso di tornare al goal, che gli manca da tre mesi. Era lo scorso 6 febbraio l’ultima volta che Candreva ha segnato una rete, l’unica per lui da quando Giampaolo è arrivato sulla panchina della Sampdoria. Peraltro quella rete è arrivata su rigore, valevole per il 4-0 inflitto al Sassuolo.
Ora Candreva è stanco di un digiuno che dura da 11 partite. Non accadeva dalla stagione 2019/2020 quando attese venti partite tra una rete e l’altra. Anche se pure nella scorsa annata, dopo un goal all’Udinese alla 18ma, dovette attendere la 28ma per timbrare ancora il cartellino. Ma adesso l’esterno della Sampdoria, dopo essersi ripreso la sua fascia, è pronto a riprendersi anche i goal.
Sampdoria, il lungo digiuno di Candreva: la sua ex Lazio può sbloccarlo
Verso Lazio-Sampdoria, Candreva vuole tornare a segnare. I numeri
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Potrà farlo con la sua Lazio, la squadra che lo ha consacrato nel nostro calcio e con la quale, fino ad ora, ha vissuto la sua miglior stagione a livello realizzativo. Nel campionato di Serie A 2013/14, Candreva ha siglato 12 goal con la maglia biancoceleste, record ancora mai bissato dall’esterno. Ci proverà con la Sampdoria, anche se rispetto al girone d’andata le probabilità sono scese.
Comunque contro la Lazio Candreva vuole e può tornare al goal. Lui che, curiosamente, agli aquilotti non ha mai segnato da avversario. Segno del destino o forma di rispetto? Poco importa adesso, perché record e ricorrenze come queste spesso sono fatte per essere infrante. E l’esterno classe 1987 della Sampdoria ha molta fame e voglia di tornare ad esultare. O non esultare, in caso di ex squadra.