In Cittadella-Sampdoria finalmente si è rivisto Pedrola, che però ci ha messo più del dovuto a entrare in campo, scatenando la rabbia di Sottil. L’accaduto
Un grande sospiro di sollievo, un’esclamazione di gioia e di speranza si sono levati da tutti i sampdoriani quando hanno visto la lavagnetta del quarto uomo di Cittadella-Sampdoria illuminata con il numero 11 verde. Al posto di Massimo Coda, al minuto 70, è tornato a giocare Estanis Pedrola. Dopo quasi 6 mesi dall’ultima volta (Sampdoria-Reggiana il 5 maggio scorso), lo spagnolo classe 2003 ha calcato di nuovo un campo di calcio con la maglia blucerchiata addosso. La fine di un calvario, l’inizio di un nuovo capitolo.
Che, però, è stato preceduto da un curioso avvenimento. Perché se Pedrola è entrato al settantesimo, Andrea Sottil avrebbe voluto che facesse il suo ingresso alcuni minuti prima. A un certo punto però, quando il tecnico della Sampdoria era pronto a mandare in campo il ventunenne, Pedrola ha chiesto di poter tornare un momento negli spogliatoi. Dopo due minuti, però, non vedendolo arrivare, il suo allenatore si è arrabbiato parecchio. Aveva bisogno di averlo subito sul terreno di gioco e aveva perso le sue tracce.
Cittadella-Sampdoria, Pedrola ritarda il suo ingresso in campo e Sottil si arrabbia
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Non appena Pedrola è tornato nell’area tecnica, Sottil ha fatto quasi finta di nulla, come si vede nel video esclusivo di ClubDoria46. Dopo le ultime indicazioni e qualche parola di incoraggiamento, il tecnico ha lasciato il 2003 ex Barcellona rilevare un Coda molto stanco. Estanis ha giocato venticinque minuti, in cui si è reso pericoloso almeno due volte. Ha cercato di saltare l’uomo usando le sue doti e, dribblandone 4 in area di rigore, ha rischiato di conquistarsi un penalty in pieno recupero.
Un rientro non al top per Pedrola, ma sicuramente incoraggiante. Anche se ha ritardato di qualche minuto i piani di Sottil, che ha sgridato il suo talento ancora prima che facesse la sua prima apparizione stagionale.