La Lega Serie A ha condiviso un video dove si ripercorrono le tappe della carriera di Luca Vialli, Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea…
Nel prossimo turno di campionato la Sampdoria se la dovrà vedere contro la Cremonese allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Scontro salvezza delicato in quanto entrambe le formazioni hanno bisogno dei 3 punti per provare a mantenere la categoria a fine stagione. La Lega Serie A, tramite il proprio canale YouTube, ha pubblicato un video dedicato a Gianluca Vialli: “The moving memory of Gianluca Vialli – Serie A Stories – Serie A 2022/23”.
Ripercorrendo alcune tappe della sua carriera, tra cui le squadre di club dove ha militato (Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea) con alcune testimonianze dei suoi ex compagni di squadra. Ecco il contenuto del video per ricordare l’atleta che ha scandito la storia sportiva del nostro Paese:
Un uomo profondamente amato, non solo per il suo sublime talento in campo, ma anche per la sua impareggiabile sensibilità fuori dal campo. Il 6 gennaio 2023 la notizia della prematura scomparsa di Gianluca Vialli ha fermato il tempo. Vialli ha reso grandi tutti i club in cui ha giocato, a partire dalla sua Cremonese che ha riportato in Serie A dopo oltre 50 anni. Ha aiutato la Sampdoria nel 1991 a vincere il suo primo e unico scudetto, erano i tempi dei gemelli del goal Vialli e Mancini che con le loro gesta venivano ammirati in tutta Italia. Nel ’96 ha guidato la Juventus alla tanto attesa vittoria della Champions League, poi è diventato ambasciatore del calcio italiano in Inghilterra al Chelsea. Dove ha vinto come calciatore e allenatore la Coppa delle Coppe, la Coppa di Lega e la Supercoppa Uefa.
Il tributo dei suoi ex compagni di squadra
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La carriera calcistica di Vialli è stata stellare, ma è come uomo che si sente la sua mancanza. Recentemente i suoi vecchi compagni di squadra si sono incontrati a Milano per ricordare l’amico Gianluca. Vialli si trasferì alla Sampdoria a soli 19 anni, ma era già un leader. Pietro Vierchowod, campione del mondo con la maglia azzurra nel 1982, ricorda che la presenza di Gianluca in campo faceva già la differenza. Attilio Lombardo è stato tra i più vicini a Vialli, seguendone le orme dalla Cremonese alla Sampdoria e poi anche alla Juventus.
Vialli aveva un’aura, era ammirato ovunque giocasse. Il suo trasferimento in Inghilterra ha fatto da apri pista ad altri giocatori italiani, come il suo compagno di squadra alla Juventus Michele Padovano. I primi due club di Vialli Sampdoria e Cremonese si sfideranno questo fine settimana, sia blucerchiati che grigiorossi hanno bisogno di punti salvezza. La Sampdoria ha ottenuto la prima vittoria stagionale proprio contro la Cremonese, mentre i grigiorossi con una sola vittoria in campionato sono semifinalista di Coppa Italia ma in campionato è questo il momento della svolta.
Mario Montorfano, compagno di Luca alla Cremonese:
Ho avuto il piacere e l’onore di fare carriera con Gianluca prima nel settore giovanile e poi in prima squadra. E si vedeva già nel settore giovanile che aveva della qualità molto importanti, per quanto riguarda tecnica, acrobazia, l’intuito e il fiuto del goal. Era soprattutto un ragazzo intelligente.
Pietro Vierchowod, compagno di squadra di Luca alla Sampdoria:
Un amico, che per quanto riguardava la mia professione era sempre perfezionista e voleva sempre che tutti gli altri lo seguissero ed era un esempio per noi. E noi quando andavamo in campo con lui eravamo più tranquilli, rispetto magari ad altri giocatori.
Attilio Lombardo, compagno di Luca alla Cremonese e alla Sampdoria:
E’ sempre stato un leader. La prima cose che mi desse quando arrivai a Genova, visto che venivamo entrambi dalla Cremonese, fu “Attila io sono il bomber, quindi sappi che la palla va passata al bomber se vogliamo vincere.
Michele Padovano, compagno di squadra di Luca alla Juventus e al Chelsea:
Quando sono andato via dalla Juventus sono andato in Inghilterra, e la scelta è stata dettata anche dal fatto che lui era a Londra. Credo che lui abbia dimostrato col suo modo di comportarsi quello che era. Cioè se poteva aiutare anche solo una persona col suo atteggiamento credo che ci sia riuscito benissimo ma, per noi che lo conoscevamo non credo che ci siano state delle perplessità o dei dubbi. Era davvero una persona molto generosa e altruista, una persona speciale sotto tutti i punti di vista.