Il virologo Giulio Tarro non vede problemi nel tornare subito allo stadio, a patto di rispettare distanziamento e l’uso delle mascherine
Nel momento in cui si parla di porte chiuse e di distanziamento tra compagni di squadra, si erge una voce fuori dal coro. È quella di Giulio Tarro, virologo ed ex primario dell’ospedale Cotugno di Napoli: “Non capisco perché la gente non possa tornare allo stadio: basterebbe rispettare il metro di distanza e indossare la mascherina. Se riprenderà il campionato, si potrebbe andare subito a vedere le partite”.
Tarro, tifoso del Napoli, non ha dubbi: “Andrei a vedere le partite”. Il virologo va controcorrente anche per quanto riguarda il distanziamento sociale: “Dopo due settimane senza contagi si può abbandonare”.
All’ex primario non preoccupano né le partite, né gli aperitivi: “Mi preoccupa di più che non siano stati isolati gli anziani, come fatto in Israele. Indubbiamente hanno una reazione diversa al virus e andavano tutelati maggiormente”.
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Tarro, inoltre non dà buone speranze per un vaccino contro il Coronavirus a settembre: “Non credo che i tempi saranno così brevi. Conoscevamo perfettamente la sieroterapia e abbiamo comunque impiegato settimane per applicarla. Figuriamoci la somministrazione di un nuovo vaccino”.
Tra le voci che, all’unisono, parlano di un ritorno negli stadi previsto nel 2021 o, almeno, quando ci sarà il vaccino, spunta quella di Tarro appare, quantomeno, curiosa. E fuori dal coro.