Volpi e Fiorani, altro che Sampdoria: gli affari dopo lo Spezia. L’imprenditore e il manager hanno puntato altri settori di business: ristorazione e settore balneare.
Dopo aver ceduto lo Spezia alla famiglia Piatek (con lo strascico delle vicende sul tesseramento irregolare di minori che ha portato alla decisione della Fifa sul blocco del mercato) qualcuno aveva pensato che Gabriele Volpi e Giampiero Fiorani fossero pronti per comprare la Sampdoria. Della “strana coppia” ci eravamo occupati nei mesi scorsi (questi gli articoli per approfondire: Sampdoria: chi è Fiorani, l’uomo di Volpi; Cessione Sampdoria: le ultime tra Volpi, Fiorani, Vialli e l’addio a Ferrero a marzo; Cessione Sampdoria, Parodi: Fiorani, Volpi e Garrone, ecco il quadro completo)
E invece no. Dopo aver rilevato la catena California Bakery lo scorso marzo, a maggio l’imprenditore e il manager hanno rilevato i Bagni Rosa di Santa Margherita Ligure . Come riporta il settimanale l’Espresso, in un reportage sui business delle concessioni demaniali garantite per poche migliaia di euro ma che fruttano milioni, lo stabilimento è gestito dalla Ten Beach che attraverso la Ten Holding & Beverage è controllata dalla White Fairy di Fiorani e dalla Orelan ltd di Volpi, di cui lo stesso Fiorani è amministratore delegato.
Volpi e Fiorani, altro che Sampdoria: dopo lo Spezia, i Bagni Rosa
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Nel carniere della coppia ci sono altri due stabilimenti balneari del Levante ligure: La Valletta sempre a Santa Margherita e il Punta Sant’Anna a Recco.
Ma al calcio, almeno come “hobby”, è difficile rinunciare, anche se le strategie di business sono cambiate. E allora, proprio dopo aver lasciato lo Spezia, i due hanno comunque deciso di tenere l’Arzachena, società di serie D ma che ha sede nella prestigiosa Costa Smeralda…
Insomma Volpi e Fiorani sembrano aver preferito alla Sampdoria gli incassi vertiginosi delle spiaggie d’elite, dove con pochi spicci si ottengono lunghe concessioni…D’altra parte sono in buona compagnia.
Secondo quanto riporta il settimanale diretto da Marco Damilano, il Twiga di Briatore spende 16.809 euro di concessione annua per fatturare 4,4 milioni di euro. I Bagni Fiore a Paraggi sono stati acquistati a maggio da Enrico Buonocore, proprietario del gruppo Langosteria, per 5,76 milioni di euro, a fronte di una concessione demaniale da circa 4 mila euro annui.
Insomma, a certi livelli rende di più una spiaggia che una società di calcio…