La community di Webboh, la pagina di riferimento degli under 20, è nata da due boomer che vogliono puntare forte su YouTube…
C’è chi Webboh non lo conosce anche e chi invece non può farne più a meno. Basta vedere i suoi numeri per capirlo. Webboh è diventato la principale fonte di informazione per gli under 20 italiani. Con circa 4 milioni di follower fra Instagram, TikTok, Twitter e YouTube e quasi 700mila iscritti al canale su WhatsApp, Webboh è nato ad aprile 2019 da un’idea di Giulio Pasqui, Ivan Buratti e Diego Odello, cui pochi mesi dopo si è unita Grazia Gasperini. L’idea nasce secondo i fondatori “c’era un vuoto editoriale da coprire”. Cioè?
Allora i media tradizionali italiani tenevano poco conto del mondo dei creator e degli influencer, che pure era ben presente nella realtà del nostro Paese: già allora queste persone muovevano le masse, scrivevano libri, comparivano in televisione e al cinema. Ma se cercavi notizie su di loro su Google, c’era poco o niente
Un successo garantito. Il team di Webboh (era nato senza h) risponde
ogni giorno a circa 1000 messaggi in Direct (la chat di Instagram, ndr) da parte dei lettori, che la redazione seleziona per eventualmente trasformare in contenuti per il sito o per i social
Il sito – ricorda il Secolo XIX che dedica una paginata intera – è stato comprato da Mondadori a febbraio 2023 e oggi dà lavoro a sei persone e ha una rete di una decina di collaboratori, tutti under 25, tutti ex lettori e più o meno tutti studenti universitari, che scrivono le notizie o anche prestano il volto per i video postati su Instagram, TikTok e YouTube.
Ora i “boomer” di Webboh sono decisi a puntare su YouTube e coinvolgere sempre di più gli Under 20
Webboh, nato da due boomer è la pagina di riferimento degli under 20
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Oggi Webbo.it si occupa ovviamente dei temi leggeri per cui è famoso, ma non solo:
Cerchiamo di ascoltare la nostra community e di capire che cosa vogliono sapere, a che cosa sono interessati, di che cosa parlano fra i banchi di scuola Abbiamo una rubrica che si chiama Spiegato Semplice in cui ci è capitato di parlare della guerra a Gaza, del referendum sulla cittadinanza, di bullismo e di sessualità
Fra le varie piattaforme, scrive ancora il Secolo XIX:
Sicuramente WhatsApp è quella che più ci ha sorpresi e dato soddisfazioni nel 2024, con numeri che onestamente non ci saremmo aspettati, su TikTok facciamo mediamente 200 mila views a video, con picchi di 1-2 milioni, mentre Instagram resta importante sia per il pubblico che ci permette di raggiungere sia perché è un po’ quella da cui è partito tutto
Nel 2025 l’intenzione è quella di
puntare maggiormente su YouTube e magari sulla variante Shorts. E chissà che quelli che oggi sono utenti di Webboh non si trasformino domani in lettori di quotidiani. Quale che sarà la loro forma in futuro…